milano

 

Stai pensando di ristrutturare casa a Milano e vuoi sapere quale sia il procedimento districandoti tra normative e pratiche edilizie? Vuoi sapere come ristrutturare casa in economia o come ristrutturare bene spendendo bene quanto investito?

Innanzitutto quali sono i primi passi per ristrutturare casa?

  • Avere un’idea base di come si vorrebbe cambiare il proprio appartamento, raccogliendo ad esempio immagini campione di ambientazioni di vostro gusto
  • L’ideale è poi affidarsi a un bravo professionista che saprà sfruttare ogni centimetro del vostro appartamento seguendo le vostre idee e vi sorprenderà proponendovi una soluzione alternativa alla quale non avete pensato (Attenti! diffidate dalle parcelle troppo basse “chi meno spende più spende!” e pensate all’architetto come un investimento per far “fruttare” al meglio la spesa della ristrutturazione)
  • La progettazione ovviamente deve seguire tutte le normative in corso (es. Regolamento edilizio e di igiene)
  • Terminata la fase di progettazione è necessario prima di iniziare i lavori, chiedere i permessi al Comune di Milano
  • Scelta l’impresa (per esperienza è sempre valida la regola del “chi meno spende, più spende”), consiglio di sceglierle tra quelle già “collaudate” più volte dal professionista così da non avere brutte sorprese, si iniziano i lavori.
  • E’ altrettanto importante avere un “direttore dei lavori” che ha il ruolo di sorvegliare l’operato dell’impresa per conto del cliente (e quindi non sia un dipendente dell'impresa!!). Non essendo del mestiere potreste non saper valutare se i lavori vengono svolti a regola d’arte o comunque potrebbe essere più difficile far valere le proprie ragioni con l'impresa.
  • Al termine dei lavori (entro 30 giorni) è obbligatorio presentare denuncia di variazione catastale presso l’Agenzia delle Entrate e la fine lavori comunale.

Abbiamo realizzato una piccola guida per conoscere le tappe della ristrutturazione di un appartamento.

 

Se hai già eseguito i lavori ma non hai chiesto i permessi in comune, occorre presentare una pratica a sanatoria. Possiamo aiutarti: contattaci

Come avrete avuto modo di leggere, per ristrutturare un immobile, vi sono numerosi aspetti da tenere in considerazione. Ristrutturare può essere l'investimento dei risparmi di una vita e non c'è nulla di peggio di investire in modo sbagliato.

Comprereste una bella macchina e la dareste in gestione ad un cattivo meccanico solo perchè costa poco?

Il ruolo del Progettista e della Direzione Lavori è di fondamentale importanza per garantire un'ottima riuscita del lavoro. Sarà infatti in grado di applicare la regola del "minima spesa, massima resa" risparmiando dove possibile ma investendo il giusto, dove invece di fondamentale importanza. Molti clienti si sono rivolti a noi dopo aver tentato la strada del "fai da te", ossia il risparmiare sul Progettista/Direzione Lavori e facendo tutto direttamente con l'impresa. Ovviamente delle cose non sono andate per il verso giusto, perchè? Notate che alcuni lavori non sono stati svolti "a regola d'arte" e lo riferite all'impresa. Questa vi risponde che invece è nella norma. Voi che non siete del settore, sareste in grado di ribattere? Proprio questo è il compito della Direzione Lavori, fare il vostro interesse portando conoscenze tecniche e mediando tra voi e l'impresa. Spesso a fine cantiere le imprese chiedono degli extra per lavori in aggiunta, la Direzione Lavori ha la possibilità, ove opportuno, di intervenire qualora la richiesta fosse non lecita o eccessiva.

 

Se vuoi contattarci per avere una consulenza, clicca qui. Ti forniremo un preventivo senza impegno

 

IL COMUNE DI MILANO CLASSIFICA GLI INTERVENTI IN DUE GRUPPI PRINCIPALI:
Interventi Edilizi Maggiori e Minori.

 

Nel tipico caso di ristrutturazione degli interni di un appartamento, con demolizione e ricostruzione di tramezzi (pareti) e rifacimento del bagno, l’intervento rientra tra gli interventi edilizi “Minori” e generalmente occorre presentare una pratica CILA.

E' necessario in primis definire in quale categoria si collochi la tipologia di intervento previsto, in quanto a seconda della tipologia di intervento occorre presentare un tipo diverso di pratica edilizia a Milano.

In questa pagina trovate raggruppate le principali informazioni, ma poichè la normativa (ahimè) evolve sempre in fretta, raccomandiamo in seguito di proseguire sul sito del comune di Milano per essere correttamente informati ed aggiornati alle ultime novità.

Se sei di fretta per leggere tutto, sia che tu debba presentare una sanatoria o debba ristrutturare casa a Milano: contattaci e ti daremo riscontro fornendoti un preventivo senza impegno.

 

  • Nuova edificazione
  • Ampliamento
  • Ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione con la stessa s.l.p. preesistente - sostituzione edilizia
  • Ristrutturazione edilizia senza demolizione e ricostruzione
  • Recupero abitativo di sottotetto
  • Interventi assoggettati ad atto unilaterale d'obbligo previsti dal Titolo II - Capo II - Modalità diretta convenzionata del RE (attuabili esclusivamente mediante PdC)
  • Gli interventi di manutenzione straordinaria, sempre che non riguardino le parti strutturali dell’edificio, limitatamente alle sole opere interne a singola unità immobiliare e con esclusione delle opere di manutenzione straordinaria incidenti sulla facciata o sulle parti esterne dell’edificio oggetto di intervento (non possono in ogni caso prevedere l'aumento della s.l.p. complessiva nè cambi d'uso) - (cfr. modulo CILA zonale)
  • Gli interventi di manutenzione straordinaria, sempre che non riguardino le parti strutturali dell'edificio, che comprendano anche opere di manutenzione straordinaria incidenti sulla facciata e/o sulle parti esterne dell’edificio oggetto di intervento (finestre, tettoie, etc.) e/o riguardino più unità immobiliari (comprensivi anche di fusioni/frazionamenti - non possono in ogni caso prevedere l'aumento della s.l.p. complessiva, del volume complessivo, né comportare cambi d'uso) - (cfr. modulo CILA SUE)
  • Le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta, che siano contenute entro l'indice di permeabilità, stabilito dallo strumento urbanistico comunale, ivi compresa la realizzazione di intercapedini interamente interrate e non accessibili, vasche di raccolta delle acque, locali tombati - (cfr. modulo CIL zonale)
  • I pannelli solari e fotovoltaici a servizio degli edifici, da realizzare al di fuori dei "Nuclei di antica formazione", individuati nella tav. R04 del PdR del vigente PGT
  • Le opere di manutenzione straordinaria comportanti rinnovi e/o sostituzione di parti strutturali degli edifici e/o contestuali modifiche di destinazioni d'uso con aggravio di dotazione di servizi o comunque non rientranti nell'attività edilizia libera di cui dell'art. 6 del D.P.R. 380/2001 (SCIA)
  • Le opere di restauro/risanamento conservativo (SCIA)
  • Le opere di eliminazione delle barriere architettoniche, anche mediante realizzazione di manufatti che alterano la sagoma dell'edificio (SCIA)
  • Le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici - (cfr. modulo CIL zonale)
  • Le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a novanta giorni - (cfr. modulo CIL zonale)
  • Demolizioni, reinterri e scavi che non riguardino cave e torbiere e presentati come interventi autonomi(SCIA)
  • La realizzazione di parcheggi pertinenziali ai sensi dell'art. 115.2 lett. c) R.E. (SCIA)
  • Manufatti pertinenziali non rientranti nella nuova costruzione ai sensi dell'art. 27.1 lett. e).6 L.R. 12/2005 (impianti tecnologici, locali tecnici, etc. pertinenziali all’edificio principale)(SCIA)
  • Interventi di ultimazione ai sensi dell'art.73 R.E., riguardanti pratiche edilizie di competenza del Servizio Interventi Edilizi Minori(SCIA)
  • Manufatti provvisori di cui all'art. 116 R.E.(SCIA)
  • Impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili non ricompresi nel precedente punto 5. CILA

Individuata la categoria e il tipo di intervento che si vuole effettuare, si valuta quale sia la pratica più appropriata da consegnare al Comune per poter attuare l’intervento.

Quali sono le pratiche necessarie?:

 

A Milano la CILA è la pratica edilizia più frequente nel caso di una tipica ristrutturazione degli interni. “Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata”, in questo caso le opere possono iniziare contestualmente alla presentazione e al termine occorre presentare la fine lavori. Le Cila vengono protocollate telematicamente dal professionista sul portale Impresa in un giorno.

 

La cila viene presentata per i seguenti interventi:

  • Interventi di manutenzione straordinaria di cui all'articolo 3, comma 1, lettera b) del d.P.R. n. 380/2001, vi compresa l'apertura di porte interne o lo spostamento di pareti interne, sempre che non riguardino le parti strutturali dell'edificio;
  • Interventi di restauro e risanamento conservativo di cui all’articolo 3, comma 1, lettera c) del d.P.R. n. 380/2001 qualora non riguardino parti strutturali dell’edificio;
  • Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche che comportino la realizzazione di ascensori esterni ovvero di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio;
  • Opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico (ad esclusione dell’attività di ricerca di idrocarburi) che siano eseguite in aree interne al centro edificato;
  • Movimenti di terra non strettamente pertinenti all’esercizio dell’attività agricola e alle pratiche agro-silvo-pastorali;
  • Serre mobili stagionali funzionali allo svolgimento dell’attività agricola che presentino strutture in muratura;
  • Realizzazione di pertinenze minori che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, non qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume inferiore al 20% del volume dell’edificio principale.

Segnalazione Certificata di Inizio Attività in materia edilizia,  Le opere possono generalmente iniziare immediatamente e viene protocollata telematicamente dal professionista sul portale Impresa in un giorno.

 

La SCIA a milano (art22 DPR 380/2001) viene presentata per i seguenti interventi :

  • Interventi di manutenzione straordinaria di cui all'articolo 3, comma 1, lettera b) del d.P.R. n. 380/2001, che riguardino le parti strutturali dell’edificio;
  • Interventi di restauro e risanamento conservativo di cui all'articolo 3, comma 1, lettera c) del d.P.R. n. 380/2001, qualora riguardino parti strutturali dell’edificio;
  • Interventi di ristrutturazione edilizia di cui all'articolo 3, comma 1, lettera d) del d.P.R. n. 380/2001, rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediate un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente, ad esclusione dei casi di cui all’art. 10 comma 1 lettera c) del D.P.R. 380/2001.

 

La SCIA a milano (art23 DPR 380/2001) viene presentata per i seguenti interventi :

  • Interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso, nonché gli interventi che comportino modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni;
  • Interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica qualora siano disciplinati da piani attuativi comunque denominati, ivi compresi gli accordi negoziali aventi valore di piano attuativo, che contengano precise disposizioni plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive, la cui sussistenza sia stata esplicitamente dichiarata dal competente organo comunale in sede di approvazione degli stessi piani o di ricognizione di quelli vigenti;
  • Interventi di nuova costruzione qualora siano in diretta esecuzione di strumenti urbanistici generali recanti precise disposizioni plano-volumetriche.

A Milano il Permesso Di Costruire, occorre in caso di interventi “più importanti” e va presentato presso il SUE (Sportello Unico per l’Edilizia) A titolo edilizio rilasciato, prima di dar corso alle opere, dovrà essere comunicato l'Inizio dei lavori. I lavori dovranno iniziare entro un anno dal rilascio del Permesso di Costruire e concludersi entro tre anni dall'inizio lavori presentando comunicazione di fine lavori.

 

Il PERMESSO DI COSTRUIRE a milano (art20 DPR 380/2001) viene presentato per le seguenti tipologie di intervento:

  • Intervento di nuova costruzione (articolo 3, comma 1, lettera e) del d.P.R. n. 380/2001): A) costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ovvero l'ampliamento di quelli esistenti all'esterno della sagoma esistente; B) urbanizzazione primaria e secondaria realizzati da soggetti diversi dal Comune; C) realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi, che comporti la trasformazione in via permanente di suolo in edificato; D) installazione di torri e tralicci per impianti radio-ricetrasmittenti e di ripetitori per i servizi di telecomunicazione; E) installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee, o che non siano ricompresi in strutture ricettive all’aperto per la sosta ed il soggiorno di turisti, previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e, ove previsto, paesaggistico, in conformità alle normative regionali di settore; F) interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al 20% del volume dell’edificio principale; G) realizzazione di depositi di merci o di materiali, la realizzazione di impianti per attività produttive all'aperto ove comportino l'esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato;
  • Interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso, nonché gli interventi che comportino modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modificazioni;
  • Mutamenti di destinazione d’uso aventi rilevanza urbanistica (ove espressamente previsto dalla normativa regionale).

Capita spesso soprattutto in fase di compravendita che la planimetria catastale non sia conforme e occorra sanare l'intervento.
Innanzitutto bisogna distinguere tra due situazioni:

  • CASO 1: Non sono stati chiesti i permessi in Comune e neanche in catasto: è necessario presentare una sanatoria in Comune e a seguire aggiornare il Catasto.
  • CASO 2: Sono stati chiesti i permessi in Comune, ma non è stato aggiornato il catasto: è sufficiente aggiornare il Catasto.

 

CASO 1: Per poter sanare un intervento, le opere realizzate devono essere a norma di legge, altrimenti se non sono sanabili andranno demolite. In base al tipo di intervento è necessario predisporre differenti pratiche in sanatoria.

Nella maggior parte dei casi (ad esempio se avete demolito\costruito muri interni all'appartamento) si produce una pratica CILA in sanatoria:

 

E’ possibile presentare CILA relative a lavori già eseguiti, solo se le opere già eseguite sono conformi alla normativa urbanistica edilizia vigente, agli strumenti urbanistici approvati ed ai regolamenti edilizi vigenti, oltre alle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia (cfr art. 6 commi 1 e 4 del DPR 380/2001). Nel caso in cui l’intervento edilizio realizzato senza preventiva comunicazione non sia conforme alla normativa, l’interessato dovrà provvedere alla demolizione. Nell'elaborato grafico della CILA verrà rappresentato l'ultimo stato legittimato e lo stato di fatto attuale, che dovrà ovviamente essere conforme a norme e regolamenti, allegando attestazione di pagamento della sanzione amministrativa.

 

SANZIONE: La mancata presentazione della CILA a Milano, comporta la sanzione pecuniaria pari a Euro 1.000,00. Tale sanzione è ridotta di due terzi (pari a € 333,00) se la Comunicazione è effettuata spontaneamente quando l'intervento è ancora in corso di esecuzione.

Come avrete avuto modo di leggere, per ristrutturare un immobile, vi sono numerosi aspetti da tenere in considerazione. Ristrutturare può essere l'investimento dei risparmi di una vita e non c'è nulla di peggio di investire in modo sbagliato.

Comprereste una bella macchina e la dareste in gestione ad un cattivo meccanico solo perchè costa poco?

Il ruolo del Progettista e della Direzione Lavori è di fondamentale importanza per garantire un'ottima riuscita del lavoro. Sarà infatti in grado di applicare la regola del "minima spesa, massima resa" risparmiando dove possibile ma investendo il giusto, dove invece di fondamentale importanza. Molti clienti si sono rivolti a noi dopo aver tentato la strada del "fai da te" ristrutturando senza l'Architetto, ossia il risparmiare sul Progettista/Direzione Lavori e ristrutturando direttamente con l'impresa. Ovviamente delle cose non sono andate per il verso giusto, perchè? Notate che alcuni lavori non sono stati svolti "a regola d'arte" e lo riferite all'impresa. Questa vi risponde che è nella norma. Voi che non siete del settore, sareste in grado di ribattere? Proprio questo è il compito della Direzione Lavori, fare il vostro interesse portando conoscenze tecniche e mediando tra voi e l'impresa. Spesso a fine cantiere le imprese chiedono degli extra per lavori in aggiunta, la Direzione Lavori ha la possibilità di negare il pagamento di tali importi qualora la richiesta fosse non lecita o eccessiva.

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